L'infinito nel palmo della mano e Non va sempre così

27.09.2021

Entrambi hanno a che vedere, in maniera differente l'uno dall'altro, con la forza della vita a cui si può attingere grazie alla curiosità e alla ricerca, al superamento dei limiti imposti dalla rassegnazione, dalla mancanza di speranza e dall'appiattimento che scaturisce dall'assenza di senso critico e di sprazzi di ribellione.

In entrambi i libri troviamo:

  • un susseguirsi di momenti bui ed altri di speranza, momenti di ricostruzione, con progressi alternati a sconfitte;
  • la difficoltà nell'accettare che tante cose non torneranno mai più come prima ma anche la scoperta che, percorrendo nuove strade, a volte anche sentieri non battuti, si può realizzare qualcosa che in precedenza neanche si poteva immaginare.

Il primo, "L'infinito nel palmo della mano", edito dalla Feltrinelli prima nel 2009 e successivamente nel 2011, è il racconto dell'autrice nicaraguense Gioconda Belli e narra le nostre origini riscrivendo le vicissitudini di Adamo ed Eva. L'autrice sapientemente, in maniera delicata e forte allo stesso tempo, ci mostra tutte le sfaccettature della consapevolezza delle scelte. Questo libro potrebbe essere definito un inno al libero arbitrio.

Chi legge è portato a identificarsi nelle figure di Adamo ed Eva, la cui interiorità complessa viene tratteggiata ed esplorata in profondità nelle diverse situazioni caratterizzate dal dubbio e dal dilemma.

Il secondo, "Non va sempre così è scritto da Evelina Santangelo, vincitrice nel 2000 di diversi premi con la raccolta di racconti "L'occhio cieco del mondo" e autrice di romanzi, tra cui "Senza terra" e "Cose da pazzi". Edito da Einaudi nel 2015, racconta di un'insegnante che ha perso tutto, in un Paese che ha smarrito se stesso e che nel preciso istante in cui tocca il fondo si imbatte in un'invenzione bizzarra. Si tratta di un progetto concreto che la travolge e che, come una ruota prende a girare creando e producendo vita, energia e tanto altro.

L'essenza del libro è racchiusa nelle parole dell'autrice "Allora perchè non le diciamo queste cose ai nostri figli, non infiliamo le lune nei pozzi quando siamo ancora in tempo, invece di ridurli alla ragionevolezza più mortificante?"