Body Shaming

15.03.2021

La scelta della parola di oggi non è fatta a caso. Il 15 marzo è la giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, dedicata ai disturbi del comportamento alimentare. E il body shaming ha con questi disturbi una forte correlazione.

Con il termine body shaming si indica il giudicare qualcuno per il suo aspetto fisico;  traducendo letteralmente dall'inglese far vergognare per il corpo, o del proprio corpo.

Giudicare le forme del corpo di una persona, criticandole, in particolare attraverso il web e i social network, è una tendenza che andrebbe, prima di tutto riconosciuta, perchè in tanti la praticano o la subiscono, senza consapevolezza, quindi combattuta ed evitata.

A risentire maggiormente dell'effetto nocivo di questa forma di bullismo sono gli adolescenti e gli individui emotivamente instabili, ossia tutti coloro che stanno attraversando un momento di mutamento a livello fisico o mentale.

Quello che accade all'interno del corpo di chi subisce body shaming ha a che vedere con una maggiore produzione di cortisolo, l'ormone dello stress, che protratta nel tempo aumenta il rischio di disturbi cardiovascolari e metabolici che possono diventare cronici. Il nostro sistema di allarme interno attiva infatti il sistema neuroendocrino che coinvolge ipotalamo, ipofisi e ghiandole surrenali  e ci avverte che rischiamo di perdere l'approvazione sociale attraverso un messaggero: l'emozione della vergogna.

Educare e coltivare nelle persone l'attitudine ad amarsi, ad accettarsi e a piacersi, a valorizzare il proprio corpo per quello che è, porterebbe a liberarsi dagli standard di bellezza omologanti e in alcuni casi anche pericolosi visto che sono correlati a culture che nulla hanno a che vedere con salute e benessere. Uno studio svolto da Nutrimente, associazione per la prevenzione, la cura e la conoscenza dei disturbi del comportamento alimentare, evidenzia che alcune persone vivono lo sport come sinonimo di ossessione e stress. Questo fenomeno si chiama bigoressia, dipendenza da esercizio fisico e, senza nulla togliere alla sana abitudine di fare attività fisica e ai benefici che ne conseguono, ha a che vedere con alcuni comportamenti senza dubbio negativi: ossessione nel bruciare calorie, nel voler mantenere un fisico perfetto, non riuscire a vedersi "in forma" senza i muscoli scolpiti, sensi di colpa durante il consumo di cibi non specifici per l'allenamento, e altro. Lo sport dovrebbe servire a farci stare bene, a sentirci più forti, più attivi, ma purtroppo spesso viene vissuto come il mezzo per raggiungere un determinato aspetto fisico, per ridurre il nostro peso e per seguire quella falsa idea che se saremo magri e tonici allora saremo più felici.

Quello legato al peso è solo l'aspetto più eclatante del fenomeno in questione. Anche altri aspetti e caratteristiche del corpo sono oggetto di body shaming come il colore dei capelli, le dimensioni degli attributi sessuali, la statura, la peluria, e a volte anche aspetti legati a malattie, come nel caso della vitiligine.

In passato di tante cose non si era consapevoli e magari, senza volerlo, può essere capitato di non saper rispondere a chi ha attuato nei nostri confronti questo comportamento verbale, oppure, sempre senza volerlo, possiamo aver esternato noi stessi un giudizio riferito a caratteristiche del corpo di qualcuno. Oggi la nostra consapevolezza è aumentata e con essa la responsabilità che abbiamo nel momento in cui decidiamo di parlare e di scegliere cosa dire e come comportarci, mettendo in cima nella scala dei valori il rispetto per sè e per gli altri, sempre. E. magari anche le lenti con cui osserviamo il mondo cominceranno a cambiare e ci accorgeremo di quanto la bellezza è ovunque!



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