Pink Washing

18.02.2021

Non facciamoci fregare dal pink washing! I diritti, le opportunità e la libertà sono qualcosa che poco hanno a che vedere con il Pink Washing che è “solo” una strategia di marketing.

Imparare a riconoscerla ci facilita nel procedere lungo il percorso della consapevolezza e nella scelta delle azioni da intraprendere. Ma che cos'è il Pink Washing? Con questa dicitura si indicano tutte quelle strategie di marketing che utilizzano l'emancipazione femminile e i valori femministi, a scopi propagandistici e utilitaristici, celando invece un totale disinteresse per i reali valori del movimento. Detto con altre parole significa dare una passata di rosa, “tanto carina e alla moda”, che funge da lavaggio della coscienza e che però non fa niente per mettere in discussione e smantellare le strutture patriarcali e razziste della società. Quel tanto che basta per fare bella figura, nascondendo tutto un sistema marcio al di sotto. Insomma il solito problema di incoerenza tra facciata e sostanza!

Attenzione non si sta dicendo di essere in disaccordo con una maggiore sensibilità femminista a livello pubblicitario, anzi! Alcuni brand hanno contribuito al cambiamento nella rappresentazione delle donne e dei corpi femminili, rendendo obsoleti gli spot di una pubblicità diseducativa e svilente. 

Ma, mentre alcune aziende insieme agli  spot  portano avanti progetti concreti rivolti alle donne, altri brand sfruttano questa modalità senza porsi domande e senza fare autocritica, come dimostrano le molteplici denunce di casi di discriminazione all'interno delle stesse aziende da parte delle impiegate.

Inoltre, tanto per fare un esempio, usare il femminismo per proporre prodotti dimagranti che vanno a sostenere canoni di bellezza ingiusti, o a rafforzare i valori di una società patriarcale, è scorretto e dimostra un disallineamento e un'incoerenza con i valori che si afferma di condividere.

Per non lasciarci ingannare dal pink-washing è necessario prima di tutto essere consapevoli e saper guardare oltre: quali sono le politiche aziendali, i valori e gli sforzi concreti dei brand che si dichiarano femministi? Ossia, cosa fanno per garantire che i diritti, le opportunità e la libertà di scelta e di decisione siano le stesse per tutt*, a prescindere dal genere e non solo, proteggendo e valorizzando tutte le differenze senza proporre modelli omologanti e stereotipati?


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